lunedì 28 maggio 2007

...e come per miracolo...

Il knight-rider dello stretto ce l'ha fatta. E noi con lui. Vince il calcio di provincia su tutto e su tutti.


È l'affascinante successo del Davide che schiacciò un Golia fatto di penalizzazioni, di morale sotto a tacchetti mai saldi su una strada sempre più viscida, di ansia da prestazione poichè, si sa, in quella zona di classifica le sconfitte valgono doppio.

Come i bronzi di Riace, preziosissimi ma rinvenuti sepolti da metri e metri di storia, così la storia ha dissoterrato da sepoltura -data da tutti per certa- la piccola grande Reggina. Il cuore di chi scrive, per un giorno, è anche amaranto.

Diò salvò la Reggina! E tutto è davvero molto bello.. Il campionato, per quel che mi riguarda, è finito ed è stato vinto oggi.

venerdì 2 febbraio 2007

Notte prima dell'esame


Ebbene sì, era inevitabile.. Finché il gioco è rimasto tale ci siamo tutti –noi e voi si spera!- divertiti, abbiamo riso e scherzato, vinto o perso a Pacman (più la seconda forse), commentato o, perché no, anche semplicemente passato oltre. Ma all’indomani di un esame che andrà a giudicare quello che oltre a un gioco è stato per noi sei, non va dimenticato, pure un lavoro, è il momento di tirare un po’ di somme prima che a farlo sia un numero in più sui nostri libretti universitari.
A poco più di due mesi dall’inizio della nostra avventura i numeri parlano di quasi 3000 visite: noi, alla nostra prima esperienza di questo genere, francamente non sappiamo se siano un pessimo, un discreto, un buono o un ottimo risultato. Non sappiamo nemmeno se varranno come discriminante per distinguere un blog che funziona da uno che non funziona. Sappiamo però che queste visite le abbiamo viste crescere di pari passo ai nostri sforzi, sappiamo di aver sollevato questioni che hanno raccolto commenti e opinioni di qualsiasi tipo e di qualsiasi tono. Sappiamo insomma di aver fatto, a nostro modo, della comunicazione. Una buona comunicazione, se ci permettete un pizzico di immodestia. E tanto ci basta per poter dire con orgoglio che forse anche noi, nel nostro piccolo, spacchiamo
I meriti, sia chiaro, non sono solo nostri ma vanno condivisi pure con tutti quelli che, volenti o nolenti hanno donato qualcosa del loro alla nostra causa, ovvero:
  • Polemico e Alexaimar, per i loro monopolistici record su PacMan, fottutamente fastidiosi ma altrettanto maledettamente stimolanti
  • le aule studio, vere e proprie sale parto di gran parte di quanto è scritto sul Papi
  • l’Anonimo G., prodigo di commenti a volte anche pepati, ma sempre compito e stiloso pure sotto valanghe di -come le chiamerebbe lui (o lei)- parole al vetriolo nei suoi confronti.
  • il capodanno di Lignano e l’epopea parigina di “We lost the coincidens
  • il Cili e al resto del Loggione per aver portato acqua al nostro mulino e visite al nostro contatore (finchè è durata) ma soprattutto per averci insegnato che, sì, l’avvenire è il tradimento delle promesse.
  • l’incorruttibile contatore ShinyStat
  • Mozilla Firefox. E quel quasi-50% dei nostri visitatori che si è connesso usando il browser di casa Mozilla.
  • i due splendidi che ci hanno trovati digitando su google “Fabio Galante nudo” (noi un sospetto per questa lo abbiamo, vero Gilby?) e “Pene lattice Svezia”. Applausi.
  • la superba grafica grigio-arancione-nero, che vagamente ricorda (ma è un caso eh, sia chiaro.. ) un libro che abbiamo ultimamente letto, che ci ha davvvvvero entusiasmato.
  • c’era da chiederlo? Albertone Malesani. (Statua! Statua!)
  • RadioBue (e alle sue imperdibili rubriche sport, cinema e viaggi eheh) per non aver lesinato nel farci pubblicità.
  • Mel Gibson, che ha proprio reso apocalyptico (e un po’ al vetriolo) il dibattito cinefilo sorto attorno alla sua ultima fatica, secondo solo (non c’è ne voglia Mel ma noblesse oblige) a quello sul Loggione.
  • Jack, la sua mano di fata (sopra la tastiera a decifrare l’aramaico-html) e la sua stilosa vena musicale (vera e propria lezione di gusto da parte del Papi)
  • la Gilby e la sua innata capacità di tirarsi la zappa sui piedi e di sputare fuoco e fiamme per ogni minima ironia nei suoi confronti (e scritto questo, cercherà di convincermi a manganellate che mi sbaglio)
  • Gianni Drudi, in sé per sé.
  • Fabio Noaro, per lo stesso motivo.
  • quelli che hanno creato il capezzolo intercambiabile, presto nuovo gadget delle merendine Kinder&Ferrero.
  • Latina, città che abbiamo capito essere piena di fi..glie d'arte.
  • il gatto bassotto e la sickgirl patavina
  • l’alcoholic side del Papi Magija, con Pava uber alles
  • le temutissime pagelle del venerdì, e alle nottate bianche per pubblicarle con puntualità (cosa puntualmente bella, finchè è durata.. sorry )
  • i scemi di turno
  • l’idolo Paolo Ziliani, ma non chi, oggi, ne fa le veci
  • tutti quelli a cui abbiamo strappato almeno mezzo sorriso, va bene anche se sotto i baffi
  • tutti quelli a cui abbiamo strappato un commento, va bene anche se al vetriolo
  • tutti quelli che, venuti una volta, ci sono tornati ancora. E ancora. E ancora.
  • gli unici due che hanno cercato invano di capire da dove provenisse la citazione “Addominali in 7 minuti”. Adesso ve lo posso dire: era da Tutti pazzi per Mary (scena epocale)
  • Windows Live Writer (Beta)
  • l'Ila. Per tutto.
  • la Pila, e a tutti i doppi sensi che l’essere una bicicletta le ha (e ci ha) regalato.
  • i neologismi imparati attraverso quest’esperienza. Su tutti, oltre a quelli del Papizionario, anche autoreferenziale, idiosincratico e ovviamente vetriolo.
  • e per finire, Julio Gonzales. E arrivederci al Menti..

A tutti questi vogliamo dedicare, con quest'excursus -che è andato a rivivere in pillole quanto visto su questi schermi fin dal lontano 16 novembre- il nostro più sincero e profondo..


Firmato
Lo Staff del Papi-Magija

giovedì 1 febbraio 2007

Ricordati di santificare le feste.

La domenica è forse l’unico giorno in cui si può dormire un po’ di più, proprio per tale motivo molti non hanno voglia di alzarsi presto per andare a messa. Ma da oggi a curare questa pigrizia (che tra l’altro è un peccato capitale) ci pensa un parroco di Napoli. Quest’uomo si è inventato delle “schede raccogli punti” promettendo regali a chiunque frequenti assiduamente le messe. Il piano mira a coinvolgere più fedeli e a fidelizzare i presenti. Con otto “bollini” si ha diritto ad uno tra i seguenti premi: rosari di legno, crocefissi, vangeli formato tascabile, quadri con immagini religiose, bibbie e icone di santi e madonnine.

Se questo non basta a motivarvi potete sempre scegliere una chiesa di Londra in cui, invece dei soliti canti e antiche liturgie, potrete ascoltare le canzoni degli U2. L’obiettivo è sempre lo stesso: attirare più gente e questa volta il responsabile è il reverendo Timothy Ellis, vescovo di Grantham, in Inghilterra. Lo stesso ha affermato: “è molto importante continuare a trovare nuovi modi di preghiera e il rock può essere un veicolo di immensa spiritualità”.

Tuttavia, se ancora siete decisi a non smuovervi da casa, c’è un’ulteriore soluzione: il “santino elettronico”, ossia un supporto multimediale, bordato in oro e rivestito dell’immagine di Papa Giovanni Paolo II. Premendo il pulsante, lo speciale santino hi-tech riprodurrà l'inconfondibile voce baritonale di Karol Wojtyla: "Benedicat vos omnipotens Deus".
Ricordatevi che, per averlo, è previsto che almeno il giro fino all’edicola lo facciate.

mercoledì 31 gennaio 2007

Forza Julio!

Non so quanti di voi ieri sera hanno avuto l'occasione di vedere "Il Bivio", programma di Italia1 condotto da Enrico Ruggeri, ma è stata raccontata la storia di Julio Gonzales, attaccante del Vicenza, che il 22 Dicembre 2005, in seguito ad un tremendo incidente stradale, ha subito l'amputazione del braccio sinistro.
Nello studio era presente un gruppo di tifosi del Vicenza e il compagno di squadra Riccardo Fissore, che non hanno mai smesso di sostenere e incitare il loro sfortunato campione. C'era anche Luciano Moggi, ma non mi sembra il caso di ricominciare un discorso ormai chiuso.

Oggi, dopo un'anno da quel violento impatto, Julio ha ripreso ad allenarsi, determinato com'è riprendere la sua carriera e per farlo si è rivolto al Centro Protesi di Budrio (Bo), che gli sta costruendo una protesi al silicone per permettergli di tornare a giocare. Il centro in questione è lo stesso a cui si è rivolto Alex Zanardi dopo l'incidente del 2001 che gli ha amputato le gambe; grazie alle protesi Alex è tornato a camminare e all'automobilismo.
Non si sa ancora che normative regolino un caso come questo, ma sarebbe sicuramente positivo vedere questo giovane uomo, di grande umanità e coraggio, di nuovo titolare nel suo Vicenza; non dimentichiamo che proprio prima dell'incidente stava vagliando con la sua famiglia un'offerta della Roma.

I tifosi dal Vicenza e tutta la squadra vorrebbero che il loro bomber tornasse in campo, e noi ci uniamo a questo coro. Forza Julio, non mollare. Anche Il Papi-Magija ti sostiene nella tua battaglia!

martedì 30 gennaio 2007

Il primo poll del blog!

Il Papi-Magija, l'abbiamo detto nei post più "ufficiosi", ha sempre come obiettivo primario il tentativo costante di migliorare. E per farlo, alle volte può anche essere utile e interessante coinvolgere anche chi frequenta questo blog. Non solo noi redattori, che siamo solo in sei, ma chi ci legge, chi commenta, chi arriva e non fa nulla per lasciare tracce della sua presenza (i cosiddetti lurker, no?). Magari perché dei post gliene frega relativamente, e vengono qua per passare cinque minuti al giorno sugli elementi più smaccatamente multimediali che la pagina ha da offrire: le canzoni, i video, il videogioco.

Il post che state leggendo coinvolge proprio il nostro PacMan: in pratica, si è notato che canzoni e video cambiano con frequenza quasi settimanale, mentre il PacMan è sempre rimasto lì. Non avevo mai pensato di cambiarlo: e perché me ne sono piano piano innamorato (mentre da piccolo lo trovavo più che frustrante. per dire, prima del Papi-Magija non ero mai riuscito a superare il primo livello!), e perché si era scatenata un'autentica corsa al primo posto. Specie durante le settimane scorse, bastava guardare la top ten per trovarla sempre diversa di giorno in giorno, con punteggi sempre più alti; adesso, dopo qualche settimana di utilizzo minore (sia da parte nostra sia -non presumiamo, ve lo stiamo praticamente chiedendo!- da parte vostra), ci rivolgiamo a voi. Vi proponiamo il sondaggio che potete leggere in calce a questo post: in pratica, volete ancora il Pac-Man? oppure volete scegliere una tra queste alternative? a Voi la scelta!


Create polls and vote for free. dPolls.com

domenica 28 gennaio 2007

Una vita fuorigioco...


Queste poche parole rappresentano l'essenza più vera di Ezio Vendrame, ovvero l'uomo che ha sempre ritenuto più difficile e quindi più stimolante mirare a prendere il palo piuttosto che segnare. Proprio in un libro con questo titolo raccoglie le memorie che si vanno sotto a raccontare.
Forse alcuni si ricordano di Ezio per l'aver presenziato, in maniera anche un po' pittoresca, come membro della giuria al Festival di Sanremo 2005. Ma molti meno di certo sono quelli che sanno che lui è uno dei massimi talenti calcistici mai comparsi sul panorama pallonaro italiano. Vendrame è difficile da considerare un grande di questo sport, poichè non ha portato a casa titoli, coppe o riconoscimenti importanti. Ma forse ha insegnato a molti, sebbene pochi abbiano imparato, che qualsiasi piega prenda la vita è importante rimanere se stessi. Sempre.
Ezio Vendrame è un friulano doc: è nato il 21 Novembre 1947 a Casarsa della Delizia, in provincia di Udine. Cresciuto in un orfanotrofio, avrà un’infanzia difficile che lo segnerà per tutta la vita. Ben presto viene notato per la sua abilità con la palla e inizia la trafila delle giovanili in squadre minori friulane, fino ad approdare all’Udinese. Sono anni fatti di vittorie clamorose con squadre di provincia e di aneddoti al limite dell'inverosimile, di giocate paradisiache e clamorose giornate storte, di una vita condotta sempre al limite, una vita in fuorigioco appunto.
Nell’estate 1971 approda al Lanerossi Vicenza dal Rovereto: diventerà presto un idolo per i tifosi biancorossi, sebbene non abbia mai sfondato nel mondo del calcio. In verità Vendrame rappresenta uno dei più grandi talenti, purtroppo inespressi, che il calcio italiano abbia prodotto negli anni ’70. Con il suo modo di fare scanzonato, l’aria da hippie, i capelli lunghi, il suo spiccato anticonformismo, si accattiva fin da subito le simpatie dei tifosi biancorossi, per i quali sarà un idolo indimenticato. Leggendarie sono le sue “stravaganze”, dalla gallina portata in giro al guinzaglio, alle serate di baldoria prima delle sue migliori partite. Fantasista, imprevedibile, mai banale, aveva tutto quello che serve ad un calciatore per far impazzire i tifosi: tecnica sopraffina, sfacciataggine, genio, sregolatezza. Di lui si diceva che se avesse avuto più raziocinio sarebbe diventato il nuovo Sivori. O forse sarebbe stato uno dei tanti automi con le scarpe bullonate di oggi... Con buona probabilità è però vero che con più raziocinio forse non sarebbe stato Ezio Vendrame.

È lui l'uomo capace di fare un tunnel a San Siro a Gianni Rivera, salvo poi scusarsi sinceramente perché Gianni era troppo grande.
È lui che sale a piedi uniti sul pallone, a centrocampo, e scruta l'orizzonte ponendo la mano "a taglio" contro la fronte, per dare un' occhiata al piazzamento dei compagni.
È lui, sempre negli anni di Padova, quello che, a conoscenza di un accordo per il pareggio, decide di riscaldare gli animi puntando verso la sua porta. "Dal centro del campo, feci dietro front e puntai verso la nostra area. Qualche compagno, ripresosi dallo spavento, mi si fece incontro ma io lo dribblai, fino a trovarmi a tu per tu con il nostro portiere. Solo a quel punto, e dopo aver fintato il tiro, stoppai invece il pallone con la pianta del piede. Ricordo il sospiro come di sollievo di tutto lo stadio". Peccato che un tifoso muoia d'infarto.
È lui che nel 1969, ai tempi del Siena, quando prendeva 300.000 lire al mese di stipendio, in un gelido inverno decide di spenderne 70.000 per comprare un montone. Ma poi esce, passeggia per il Corso e uno zingaro di 12 anni gli si fa incontro; ha un paio di scarpe rotte e un maglione girocollo sbrindellato. E ha freddo. Allora Ezio gli dà il suo cappotto. “Non avevo più freddo, perché il marchio ve l’avevo messo io!”.
È lui che scorge un amico, il poeta livornese Piero Ciampi, sugli spalti di uno stadio e esce dal campo per andarlo a salutare, fregandosene della partita.
È lui che in una partita contro il Milan supera l'intera difesa e s'invola solo contro il portiere, lo mette a sedere con incredibile facilità ma a un passo dal gol fa retromarcia e ritorna verso il portiere. "Anche il portiere può sbagliare, è un uomo. E come uomo, quando sbaglia merita una seconda occasione"
È lui che nel 1973, ai tempi di Vicenza, in una partita col Blackpool valevole per il “Trofeo Anglo-Italiano”, si sente ispirato al punto di ridicolizzare sistematicamente il suo marcatore, tale Wilkins. Lo sfortunato prova a vendicarsi a suon di falli e il buon Ezio, a pochi minuti dalla fine, esasperato, entra giù duro a sua volta. Wilkins va su tutte le furie, non accetta le scuse di Ezio, e lui allora cosa fa? Lo manda a quel paese? Ma no.. Ezio lo abbraccia e all’improvviso gli stampa un bacio in bocca “in profondità, fino a visitargli le tonsille”.
È sempre lui che racconta con allegria le sue mille avventure di sesso e amore, di sentimento e perversione. "Quante donne ho portato a letto? Centinaia, ma le ho amate una per una. Non ho mai fatto l’amore senza sentimento"

Gli ultimi anni di carriera professionistica li passa al Padova, di cui è pure capitano. Una domenica i biancoscudati attendono di affrontare l'Udinese, squadra di provenienza dello stesso Vendrame. Nel corso della settimana i friulani contattano Vendrame per "comprare" una sua prestazione negativa: ben 7 milioni! Una cifra ancor più significativa se confrontata col premio partita del Padova: 22.000 lire appunto.. E se l'Udinese vince la promozione in serie B è praticamente cosa fatta. Ezio accetta: dopotutto deve semplicemente giocare male, non fare autogol o qualcos'altro, e 7 milioni sono sempre 7 milioni.

Ma gli rompe tradire i suoi tifosi, la società, l'allenatore Pin e, sopratutto, se stesso, i suoi principi. La domenica accade qualcosa che gli fa infatti cambiare idea: all'entrata in campo i tifosi bianconeri, in netta maggioranza quel giorno all'Appiani, lo accolgono con una marea di insulti. I suoi conterranei lo insultano: è un'onta che Ezio deve lavare subito, nell'unico modo che conosce, a suon di gol. "Fanculo ai 7 milioni: la vendetta migliore è quella di condannare i friulani a un altro anno di serie C." Ezio gioca semplicemente da Dio: trascina il Padova alla vittoria segnando due gol, il secondo dei quali merita di essere raccontato. Calcio d'angolo per il Padova: Vendrame va verso la bandierina, si soffia il naso con la stessa ("Vi pare bello vedere quei giocatori che si puliscono il naso con le mani o con le magliette? Ero lì per battere un calcio d'angolo, e mi sembrò più fine, se vuoi anche più educativo, usare la bandierina a mo' di fazzoletto..") , quindi indica a tutto lo stadio dove manderà a finire la palla. E la palla termina lì dove aveva detto lui: in fondo al sacco.. E l'Udinese al termine del campionato non viene promossa. L'anno successivo Vendrame è all'Audace San Michele, sempre in serie C, e incontra l'Udinese per due volte in campionato. Dalle tribune i bianconeri fanno piovere sulla sua testa solo applausi.

sabato 27 gennaio 2007

La vita non ha prezzo.. o sì?

Nicael Holt, giovane ventiquattrenne australiano, è diventato di recente l'incarnazione più discussa di quella categoria sempre pullulante di esemplari che il nostro grande, intramontabile Dino Risi ci aveva raccontato a metà tra sogno ingenuo e favola metropolitana in un suo film: quella dei "poveri ma belli".
Dal 1955 ad oggi la categoria a quanto pare ne ha fatta di strada, e se il binomio è sempre quello, con la giusta dose di intraprendenza lo squattrinato ragazzo in questione ha trovato un modo di guadagnare bene e senza la minima fatica. Come? Laureandosi in Scienze della Comunicazione direte voi.. vi piacerebbe eh? Nichael ha avuto un'intuizione ancora più disperata: vendersi la vita all'asta su eBay.

L'articolo in effetti ha riscosso un certo successo, tanto che l'asta si è dibattuta tra 48 "pretendenti", aggiudicato infine per 7.500 dollari australiani (poco più di 4.500 euro), al miglior offerente, che su eBay è risultato "ridderstrade": se deciderà di incassare la sua vincita, riscuoterà tutto l'universo di Nicael a Wollongong, nel Nuovo Galles del Sud. Declinato come segue: quindici amici cari, 170 conoscenze più superficiali, otto potenziali amanti, un lavoro come fattorino per le consegne della frutta a partire da marzo, 300 cd, skateboard, piercing per il valore complessivo di 180 dollari. Il tutto viene corredato da un corso intensivo di quattro settimane in cui all'acquirente verranno insegnate le sei barzellette migliori e il modo giusto in cui raccontarle, lo stile ed il gusto per la moda, il surf -avrà anche la tavola-, come sedurre le donne, più un riassunto accurato degli episodi più significativi di quella che diventerà la sua prossima esistenza. Nel pacchetto sono inclusi anche due nemici, qualche debito da incassare (soprattutto birra e fumo) e la preferenza per il cibo vegetariano.

Per giustificare un gesto simile, potrebbero non bastare motivazioni superficiali quali il bisogno cronico di pecunia per pagarsi le vacanze o l'indecisione su quali parole scegliere per mollare la propri ragazza: nel suo sito, Nicael spiega che trova intrigante l'idea "di cosa si possa definire vita. Di cosa la gente desideri, che invece manca nella propria vita attuale." E aggiunge: " Un po' anche perché sono socialista e volevo sottolineare che la quantità e il tipo di cose che ormai sono in vendita a questo mondo è malsano e costituisce uno spreco; ma anche perché mi interessa capire che cosa costituisce la mia identità ed esattamente, fino a che punto la perderò in questo esperimento, se mai accadrà." Il ragazzo fa sul serio, e promette che dopo aver formato il suo successore, donerà il 30 per cento di quello che incasserà in beneficenza alla Arafmi, un'associazione australiana che assiste le famiglie di chi vive con problemi mentali. Per sè terrà la gloria di essere, qualora l'esperimento vada in porto, il pioniere di un nuovo ramo commerciale, il life-selling potremmo definirlo: per il momento, non gli dispiacerebbe girarci sopra un documentario, ha detto alla radio Abc. Prima di partire alla volta di un'ignota destinazione come un novello Colombo, il nostro Pigmalione si accerterà che il suo successore non abbia dubbi o difficoltà a prendere in mano la sua nuova esistenza: Nicael ha incluso nell'offerta anche due mesi supplementari di "customer care", dove sarà raggiungibile per chiarimenti e assistenza al cliente.