Rassegna cinematografica acida e atipica per due kolossal: il primo, uscito fresco fresco dalle sale statunitensi e in dirittura d'arrivo sui nostri fiacchi e già provati schermi, il secondo ce lo abbiamo tutti sotto agli occhi.
Ma partiamo da un caso umano alla volta (che putroppo ha deciso di diventare anche caso cinematografico): a quanto pare l'atmosfera natalizia giova particolarmente alla spiritualità di Mel Gibson, che quest anno ci riprova (e mi ripugna) con un altro parto della sua macchina da presa non indifferente alle tematiche controverse, polemiche, dibattute di cui si ciba anche il suo ultimo splatt.. ooops film, Apocalypto, e con esso la Walt Disney. O di come avere velleità artistiche, ossessioni finto-filosofiche e regia spiccia, che strizza l'occhio alla violenza-ammaliatrice senza avere minimamente l'ombra del fascino tarantiniano,e di 40 milioni di dollari in tasca, per il momento in perdita secca dato che il film ne ha incassati poco più di 14. Soldi buttati nel cess.. ehm, giustificati per lo meno dall'apprezzabile intento di far rumore e scalpore sulla pelle (è proprio il caso di dirlo..) di una civiltà, quella Maya, che conta ad oggi solo 800.000 sopravvissuti, che tutto sommato non avranno molto da ridire sulla chiave di lettura che è stata data del loro grado di civilizzazione al momento dell'arrivo dei colonizzatori spagnoli.
In linea con le interpretazioni impossibili che tanto gli sono congeniali, Gibson racconta nel suo cinema etnico, epicheggiante e iperrealista la vicenda del giovane Zampa di Giaguaro, baluardo di una cultura ormai in declino, convinta che per salvarsi basterà aumentare il numero dei templi e dei sacrifici umani -in cui il nostro Franco Lauro vi condurrà minuto per minuto- che deciderà di sfuggire al suo destino di vittima sacrificale intraprendendo un viaggio in un mondo oscuro e oppressivo, ma che per amore della sua donna e della sua famiglia farà ritorno, incontrando una tragica fine.
Assicura il New York Times, «Gli spettatori che condividono l'appetito apparentemente illimitato del regista per il sangue non rimarranno delusi visto che non c'è molto sulla tortura fisica che sia lasciato all'immaginazione», leggasi lodevole intento di Apocalypto di porsi come valida alternativa al deludente Saw 3, con qualche vena esilarante mischiata al truculento appeal da grand-guignol: Zampa di Giaguaro viene colpito da una lancia, letteralmente trapassato, se la toglie e riprende la fuga, poi viene colpito da una freccia, dalle parti del cuore, se la strappa e prosegue. Il che mi porta a sospettare un sodalizio tra Mel e come minimo Tetsuo Hara..
Non avendo ancora visto il film, e non avendo comunque intenzione di farlo, posso applaudire solo da lontano il lodevole sforzo di andare un po' oltre la (sua) barbarie storica rispolverando la lingua degli antichi Maya (il film è infatti sottotitolato) e di non cedere fino in fondo alle tendenze dicotomiche che il nostro neoregista ha già mostrato altrove. Eh sì, perchè diciamocelo, quegli ebrei un po' cinici e quei toni esaltati al botteghino l'avevano premiato.. Poi l'opinione pubblica si è un po' risentita, una volta scoperto che qualche tempo addietro il religiosissimo Mel, dopo aver spinto un po' troppo il piedino sull'acceleratore della sua Lexus, si era ritovato ubriaco ad insultare i poliziotti stranamente accorsi per quella lieve infrazione (87 miglia orarie contro le 45 consentite) con vari epiteti coloriti tra cui quello di fottuti ebrei. Mi viene il dubbio che a complicargli un po' la vita non sia stata la multa da 5000 bigliettoni sganciati subito e in contanti, ma il fatto che molta della Hollywood che conta e che si salva, tra cui Steven Spielberg e Jeffrey Katzenberg, è ebrea.
Ah sì, il pianeta delle scimmie.. ma quelli siamo noi, l'italico popolo che per amore di diversità e anticonformismo (lo slogan di Mel insomma...) o forse spaventati di essere tacciati di moralismo e bigottismo, siamo stati gli unici a non aver posto alcun veto alla visione del film da parte di bambini e ragazzini (a 13 anni sei un bocia, e anche a 14, a 15, a 16, a 17.. a 18 puoi andare in carcere), al contrario di America, Germania, Olanda, Irlanda, Inghilterra e Canada. Perfino in America il film ha ottenuto il codice R, per cui è vietato agli under 17.