
Sulla scia del successo di persone purtroppo senza una pippa da fare, è nato il «Movimento di Liberazione dei Babbi Natale da terrazzo», sigla kitsch che un misterioso commando in quel di Bergamo ha scelto per firmare il furto dei suddetti pupazzi: nel paese di Terno d'Isola i blitz sono stati quindici, la refurtiva è stata rinvenuta
finalmente liberata dal suo giogo di schiavitù in un parco nella periferia. Sull'onda di una stavolta ben più triste italica consuetudine, quella delle rivendicazioni, alle sparizioni segue il seguente comunicato: «Sei stato colpito dal M.l.B.N.t. - si legge nel documento - e il Babbo Natale che avevi legato ora è libero e felice. Noi membri del movimento vogliamo che cessi la moda di appendere il Babbo Natale ai terrazzi, perchè lui è uno spirito libero che visita le case delle persone buone. Nessuno può legarlo al terrazzo obbligandolo a fare visita alla propria abitazione. Babbo Natale compare dalle nostre parti solo nella notte di Natale, la sua casa è in Lapponia e non vive ai terrazzi o alle finestre dove sembra un impiccato». Con inaspettata magnanimità, i rapitori hanno poi lasciato ai divertiti ma non per questo meno incazzati abitanti (alcuni si sono ritrovati inferriate e cancelli danneggiati) un'indicazione finale: «Se vuoi riavere il tuo Babbo Natale, vai nel boschetto, quello vicino alla ferrovia, dove potrai trovarlo». Firmato: Babbi Natale Free.

E lì infatti sono stati ritrovati, mentre provavano l'ebbrezza della libertà adagiati tra i rami di un albero.. sarà ora compito delle forze dell'ordine rivelare ai terroristi di Terno d'Isola che Babbo Natale l'ha inventato la Coca-Cola.
3 commenti:
giusto per la cronaca, Babbo Natale non se l'è inventato la Coca-Cola.
Polemico!..
pignolo, preferisco.
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